IL RITO ANTICO

La sacralità e la bellezza del rito antico la troviamo anzitutto nei libri liturgici. Essi hanno una ricchezza teologica, apostolica e patristica contenuta nelle orazioni, nelle letture, nei prefazi e nei riti che ci permette di entrare nella Tradizione viva della Chiesa.
Due momenti contenuti nel messale di San Pio V esprimono in modo eminente questa sacralità e bellezza: la preghiera del Canone e la Sacra Comunione, quando i fedeli si accostano in ginocchio per ricevere in presenza reale il Corpo del Signore secondo l’usus antiquor.
Quando pensiamo alla bellezza della liturgia antica, come non pensare alla cultura cristiana che essa ha prodotto, nella musica, nell’arte e nell’architettura. “In questo modo la sacra Liturgia celebrata secondo l’uso romano arricchì non solo la fede e la pietà, ma anche la cultura di molte popolazioni” (Motu Proprio Summorum Pontificum).
Il Vetus Ordo restituisce alla liturgia tale grandezza e ci ricorda che la sacralità e la dignità nella liturgia, sono dimensioni essenziali del rito che ci aiutano a crescere nella contemplazione del mistero dell’unico sacrificio di Cristo.